Chiedo perdono a Cocciante per aver preso in prestito un verso della sua canzone, ma il termine trombamico beh lo trovo triste… va un po’ meglio con “amico con benefit”, ma preferisco pensare a Manuel come al mio “amico speciale” o all’ “amico+”.
A gioco terminato, mentre scambiavo opinioni con la mia vicina di tavolo, un tizio ci prega di far parlare un po’ il suo amico, che era arrivato in ritardo e non aveva potuto partecipare. In quei venti minuti abbiamo toccato argomenti piuttosto intimi, ma in modo naturale e spontaneo; nel frattempo io dicevo a me stessa, mamma over40, “ma che fai, non lo vedi che avrà 25 anni? Lascia perdere!”. Lui mi dà il suo numero e io impiego dieci giorni per trovare il coraggio di contattarlo.
La prima volta è sempre un flop
Fatto sta che ci rivediamo per una bevuta e una passeggiata con chiacchiere annesse, e a quel punto non sapevo che pesci prendere: la sensazione di entrambi era che differenza d’età e di vita in generale costituivano una bella barriera, però c’era feeling e nei giorni seguenti mi fece capire che per qualche bel momento insieme, lui sarebbe stato disponibile. Alla fine lo invito a casa mia e, dopo una cenetta con vinello annesso, una cosa tira l’altra… ma, come capita che succeda con le prime volte, fu un flop da parte di entrambi: io troppo rigida perché non facevo sesso da secoli, lui idem per l’alcol, un po’ di imbarazzo e perché percepiva il mio stato d’animo. Ma ne parlammo serenamente e convenimmo che era meglio lasciar passare un po’ di tempo e poi ci avremmo riprovato, nel frattempo restando sempre in contatto.
Cosa che capitò dopo un paio di mesi e dopo la fine di una (breve) storia che mi lasciò con l’amaro in bocca. Lui sapeva tutto e si precipitò a consolarmi, stavolta nel vero senso della parola perché fu un’esperienza sessuale e sensuale condivisa ed intensa.
Da cosa nasce cosa
E’ superfluo dire che la sua maturità è ben superiore all’età anagrafica, altrimenti di un bel corpicino, se questo non risulta corredato da una testa pensante, me ne sarei fatta ben poco. Il signorino non è esente da difetti comunque, è un ritardatario cronico (e ce ne vuole per superarmi), impertinente, talvolta instabile, ma sopperisce con empatia e dolcezza.
Ma perché non vi mettete insieme?
“Ma allora perché non vi mettete insieme?” mi chiede una mia amica. Perché molto semplicemente non è amore: è attrazione, sesso, affetto, amicizia, confidenza. Ci sono anche 17 anni di differenza e vite completamente diverse. Siamo due unconventional, le carte in tavola erano chiare da subito, e talmente onesti l’uno con l’altra che svisceriamo emozioni e stati d’animo e ne parliamo, sempre. Finirà? Abbiamo discusso anche di questo: finirà quando uno dei due, o entrambi, troveremo davvero la persona giusta per cui valga la pena chiudere. E per chiudere intendo il reparto sesso, perché sono sicura che il reparto amicizia resterà sempre aperto. Ti voglio bene Manuel.