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il maschio single a 40 anni

Tornare single a 40 anni

Gennaio 12, 2016

Di nuovo single a 40 anni? Nel mezzo del cammin di nostra vita, diceva Dante, nella selva oscura si incontrano tre fiere. Il Sommo Single descriveva una lupa, una lonza e un leone, che simboleggiano lussuria, avidità e superbia: tratti comuni talvolta a chi sceglie di tornare single dopo i quarant’anni.

libro vado a vivere da solo

Spesso queste tre fiere, viste in maniera più asciutta e moderna possono essere identificate anche con la sorcia, la micia e la scoiattola, dolci animaletti pelosetti che hanno molto a che fare con i peccatucci appena elencati, ma ne parleremo più avanti.

A chi è indirizzato questo blog:

  • A chi è appena tornato single per qualsiasi motivo, e deve trasformarsi da family man domestico in persona che tenta di sopravvivere in mare aperto
  • Chi sta segretamente covando l’idea di diventare single ma vuole prima guardare dallo spioncino come si sta dall’altra parte

Chi NON ha bisogno di leggere questo blog:

  • Chi è single da sempre. Lui sa già tutto e ha scelto molto tempo fa

Dicevamo, quando scocca la sveglia dei 40 anni succede qualcosa di profondo. Non è mica un caso che ormai quasi tutte le coppie scoppino a quest’età.

Mamma Orsa tira i remi in barca: se ha figliato ha figliato, se non ha figliato tocca metterci una pietra sopra e biologicamente entra in una fase diversa. L’uomo, eterno cazzone, si sente ancora nella fase cominciata quando si è tagliato i primi orribili peluzzi dei baffi, e non accetta di essere pronto per un futuro di Crociere Costa e cura dell’orto.

Se volete approfondire il perchè si torna single dopo molto tempo leggete qui, ma prima fatemi tracciare i passi necessari del 40enne che torna single, che saranno l’ossatura portante di questo blog giorno dopo giorno.

I punti da affrontare tornando single:

vivere da soliDovrai reimparare a cucinare decentemente e in modo vario (non valgono risotti pronti e Pringles), a comprare vestiti che non ti facciano apparire un ragioniere in pensione o al contrario uno che si è smarrito al Love Pride, comprendere come utilizzare i siti di incontri (Meetic, Lovoo, ma anche Facebook) e le app per rimorchiare.

Ricominciare a uscire, sperimentare la conoscenza di pazze, nevrasteniche, disilluse e guerriere ma anche di persone adorabili in cerca di nuova vita. A utilizzare il pisello in modo più soddisfacente e creativo di quanto non facessi nella tua precedente vita mormonica, ma soprattutto a vincere la solitudine e imparare a guidare la tua nave sgarrupata anche in assenza di un progetto di coppia.

il single deve far ridere una donnaDa solo ti scoprirai ossessionato dal rumore degli orologi di casa, il divano ti sembrerà stranamente e inutilmente grande, e cercherai quel calzino spaiato anche nel forno (non si sa mai).

Penserai che i folletti esistono e ti spostano le cose per fartela pagare, che “qualche dio non ha finito con te” e ti preoccuperai che in caso di incidente domestico il tuo cadavere di single solitario sarà rinvenuto solo dopo molti anni, magari dal recupero crediti di Amazon.

Piano piano a tutto questo inizierai ad affiancare piccole gioie, motivazioni, abitudini e distrazioni, fino a che un giorno, se tieni duro, sarai diventato farfalla e non solo farfallone..

La notizia buona è che da single si sopravvive. La notizia brutta è che è un casino. La notizia media è che c’è da lavorare. E se il blog non ti basta, ci sono un sacco di libri sull’argomento.

E vieni ogni tanto a trovarmi anche qui su Facebook, per sapere come stanno andando le cose.

libro vado a vivere da solo

COMMENTI 2
  • Settembre 3, 2019 at 1:32 pm
    Marco

    post vecchio e cagato da nessuno.
    Spero che qualcuno sia in ascolto…!

    Io ho 45 anni e una relazione che non va bene. Sto lasciando passare i miei giorni uno dopo l’altro in totale apatia (o litigando) in attesa che passino i decenni che mi restano.
    Non so più cosa sia la felicità, la voglia di vivere.

    Eppure ho una paura fottuta di stravolgere la vita per poi pentirmene.
    La mia vita attuale è una merda, ma in fondo sono nella “comfort-zone”: alla sera sono fra le mie mura, sul mio divano dove mi butto ormai da 12 anni.
    Sono molto abitudinario e ,visto che dovrei andarmene io, mi vien la morte a pensare di finire in qualche triste monolocale con divano-letto scricchiolante.
    Anche lo stipendio non è granchè e gli affitti costano, quindi…. sto guardando gli annunci di monolocali o piccoli bilocali possibilmente già arredati e,,,, ciò che mi potrei permettere mi fa venire una tristezza infinita già solo guardando le foto degli annunci.

    Temo di finire su quel divano-letto a dirmi “come sono caduto in basso!” e magari anche “ma chi me lo ha fatto fare???”.
    Perché restare vedovo non è una scelta, idem esser buttato fuori casa dalla ex, ma scegliere volontariamente di andarsene è davvero pericoloso.
    Forse la libertà, i nuovi amici, le nuove amiche, ecc, sono solo utopie, sono solo robe per qualche ora del venerdì sera, mentre tutto il resto del tempo sarò in quella cella da monaco a ripetermi “come sono finito male!”

  • Settembre 3, 2019 at 1:44 pm
    Vadoaviveredasolo

    lo penserai più di una volta. Ma altre volte no, e mi sembra che attualmente non sei in una cella troppo diversa quindi deciditi a fare questo passo perché peggio di così è difficile che tu possa stare. Daje!

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