Spesso noi single raccontiamo la nostra vita sentimentale come un apostrofo nero tra le parole “non riesco a incontrare la persona giusta” e “le psicopatiche mi hanno rovinato la vita”.
Tutto vero, tutto reale, ma ogni tanto un moto d’orgoglio ci impone anche di dire la sporca verità sulla vita da single, ovvero che…eppur si tromba, per dirla con Galileo. Dopo un primo periodo di assestamento, come l’uccellino che lascia il nido, se uno non è proprio un sociopatico trova pian piano il modo di far rientrare l’uccellino in qualche altro nido, e vivaddio che esistono gli incontri occasionali. Tra voi, belle brune e bionde si nasconde giovinetta, vaga, vezzosa, dal labbro rosa, che m’aspetta? E insomma sì, ogni tanto qualche depilata gioia arriva a rischiarare queste tenebre infernali.
Sia chiaro, questa deve essere una fase della vita (specie nel momento in cui si torna single), non certo la regola. Ma ci passiamo tutti, fino al momento in cui torneremo ad aspirare a progetti più ampi e voglia di rimettersi in gioco veramente.
E sia chiaro, questo vale sia per i maschietti che per le femminucce, perché dopo i 35 in mezzo a tante depressioni si arriva alla conclusione che il sesso sia una delle poche soddisfazioni rimaste, e si inizia ad andare meno per il sottile. Perché quando si tratta di fantasie o pipponi al bar con gli amici, tutti la vogliamo giovane, in forma, intelligente e brillante, ma quando si tratta di fare sul serio siamo capacissimi di chiudere un’occhio, anzi due, e deo gratias fanno lo stesso anche le donne se sono nel periodo Old Wild West.
Anche noi maschietti dopo un po’ ci stufiamo di periodi baldanzosi ma senza gloria, ma per fortuna abbiamo minore attrazione verso i felini quindi continuiamo a fare i Peter Pene fino a che non incappiamo in un nuovo, inevitabile, drammone romantico dritto sui denti.