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fidanzata virtuale

Macchè single: ho la ragazza invisibile!

Novembre 6, 2016

L’ultima frontiera della tristezza 2.0 per un single è quella di avere una donna…invisibile. Negli USA spopolano infatti siti come Invisible Girlfriend o Invisible Boyfriend, dove pagando una piccola quota si ottiene in cambio un partner a distanza. Qualcuno con cui conversare via sms e messaggistica quando ne abbiamo voglia, che ci manda i suoi selfie, che in parole povere simula di avere una relazione con noi.


Non vendiamo sogni ma solide realtà

herSe si trattasse di raffinate intelligenze artificiali alla Her, questo potrebbe anche intrigare il nostro immaginario erotico-futuristico, una perversa ricerca dell’umano dentro il robot, del vero dentro il finto, e tutte le pippe pornofilosofiche di questo tipo che ci piacciono tanto.

La realtà è invece sempre più deprimente della fantasia, e ormai si è scoperto che le fidanzate e i fidanzati invisibili altro non sono che una versione sentimentale del call center: persone che arrotondano chattando con voi ricevendo qualche spicciolo per ogni messaggio inviato. Non più “buongiorno sono Manuela di Rewind Rovigo” ma “confesso che stasera senza di te mi sentivo giù”. Che non è esattamente come “ciau tesoro belo, solo per te bocca 30 e amore 50“, ma concettualmente non siamo troppo lontani.

Se hai 15 anni va tutto bene

Non sono un ottuso matusa e cerco di sempre di comprendere i fenomeni. Posso capire benissimo un 15enne un po’ sfighèe, che si sente solo e cerca l’ebbrezza di poter corrispondere amorosamente con qualcuno. Posso capire anche che il ragazzo o la ragazza single in questione mostri i suoi messaggi con fierezza agli amici per far vedere di essere una persona “a posto” e non un reietto solo come un cane, ci sta assolutamente. Non è colpa di nessuno essere adolescente e solo, specie in un mondo giovanile dove per contare qualcosa devi farti ripetuti selfie con soggetti appetibili (a proposito, guardatevi il primo episodio della terza stagione di Black Mirror).

Se invece hai più di 15 anni…

La deriva triste di questa attitudine la vedo invece nei più grandicelli. Ho conosciuto un sacco di gente sola che dice di desiderare una donna, ma in realtà mente. Certo, giustamente vogliono scopare, vogliono qualcuno che gli riempia i tempi morti della giornata (magari a distanza) e una complice per messaggiarsi nelle sere solitarie di un lungo inverno.

Gente disabituata a “gestire” una presenza fisica, a dormire tutta la notte con qualcuno, a dover scendere a compromessi su che film vedere o che musica ascoltare. Sentono che qualcosa gli manca, perchè hanno comunque degli ormoni e perchè si annoiano, ma non sanno esattamente definire cosa gli manca.

risveglio-pompinoNon saprebbero condividere un bagno, non potrebbero sopportare una cucina diversa, e il loro concetto di massima empatia di coppia si traduce nel ricevere un pompino appena svegli dopo il caffè (a dire il vero su questo potrei anche concordare).

Una presenza riempitempo, un cuscino abbraccio e il Problema Partner è risolto, la pratica è archiviata. E non parlo solo di single, dato che ce ne sono in giro di coppie che hanno trovato un proprio fragile equilibrio nel ridurre al minimo sindacale le “noie” di una partnership, mantenendo i vantaggi sociali di non mostrarsi soli e sfigati.

Per me questa attitudine è difficile da comprendere, perchè amo avere la presenza di una donna in casa, mi piace brontolare per la lotta al telecomando sapendo che sarò costretto a cedere ai reality più ignobili, mi piace dormire con qualcuno, mi piace cucinare per qualcuno e che qualcuno cucini per me, mi piace venire criticato se indosso maglioni anni ’80 con le renne e se ascolto musica ritenuta di merda, e poi abbottare le palle della malcapitata dimostrando la mia inconfutabile tuttologia musicale.

Oggi vivo da solo relativamente bene, e se sto a casa non devo a tutti i costi telefonare a qualcuno, mi piace cucinare, leggere e guardare le serie tv e non ho bisogno di un gattino, di un cagnolino o di ripetute notifiche sui messenger per esistere. Mi piace prendermi cura delle persone, che sia per un periodo lungo o brevissimo, e da tempo scrivo che app per rimorchiare e siti di incontri vanno benissimo, ma solo se servono per arrivare in tempi brevi a fare conoscenze reali, non per crogiolarsi in una finta non-solitudine.

Quando ho iniziato a scrivere questo post pensavo di scherzare, di parlare di un’iperbole, ma dopo aver tirato queste conclusioni comprendo che probabilmente la donna invisibile è quanto di meglio tanti possano arrivare a desiderare.


COMMENTI 1
  • Ottobre 6, 2017 at 7:31 pm
    Cristina Medici

    Concordo pienamente anche se…conviverci è forse una delle cose piu difficili nella vita…sopratutto passati i trentanni (l’equilibrio credo sia strettamente connesso ad un’ alta compatibilità). 🙂

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