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Cercare casa (parte 1)

Gennaio 12, 2016

Partiamo dal principio, ovvero dal momento in cui decidiamo seriamente di acquistare una casa per la prima volta nella nostra vita.

libro vado a vivere da solo

Per chi come me è ha iniziato a cercare casa vivendo ancora a distanza, lo strumento di primo soccorso più utile è stato sicuramente il sito (e l’app) di Immobiliare.it. Non perchè voglia fargli pubblicità, ma perchè sicuramente è il migliore in termini di usabilità e consente una valida ricerca per quartiere, o semplicemente (l’app) tracciando con il dito l’area della città che ci interessa considerare.

Inoltre e offre anche dei grafici degli andamenti dei prezzi delle case, circoscritti alla città o addirittura al quartiere.

Detto in tutta onestà, mi sono reso conto di potermi permettere una casa anche senza riuscire ad accedere ad un mutuo, quando ho visto, ordinando per prezzo crescente, che alcuni appartamenti erano in vendita a prezzi fino a ieri impensabili. Questo è sicuramente un momento ottimo per acquistare un appartamento, dato che chi deve per forza di cose vendere è costretto a fare la metà del prezzo che avrebbe potuto stabilire solo pochi anni fa.

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Ma quanto costa comprare una casa?

Il primo appartamento identificato costava, pensate un pò, 25.000 euro. Un monolocale con bagnetto e cucina (abito in una grande città del sud Italia), che in un primo momento di sbandamento personale mi era apparso come la madonna ad un pastore. Ovviamente ogni cosa ha il suo prezzo, e mi sono presto reso conto (grazie ad una persona del posto che mi aiutava a vedere “fisicamente” le case) che non sarebbe stato l’affare della mia vita, almeno per me che ero intenzionato ad abitarci, non ad affittarlo. Un buco claustrofobico senza finestre e tutto da rifare, vabè, vorrà dire che dobbiamo aumentare un pò questo budget.

Il secondo, che mi sono affrettato a vedere direttamente di persona, mi aveva conquistato. Certo il prezzo saliva a 60.000, subito abbassato a 50.000, ed era a pochi metri dalla spiaggia cittadina. Una bella camera da letto, un soggiorno risicato con cucinino, e un bagnetto da rifare. Mi immaginavo qui come una sorta di Hemingway, pronto a vincere la calura estiva andando in spiaggia a scroccare il wifi comunale, ordinando tonnellate di rum al baretto.

Solo un esame più attento e qualche chiacchiera con i “locals” hanno fatto sventare questo miraggio, rivelando situazioni di vicinato “borderline” e facendomi riflettere sulle effettive condizioni della casa. Vicina al mare, d’accordo, ma con un mare di difetti che l’avrebbero resa impossibile.

Non abbiate fretta: localizzate una zona e tenetela sott’occhio, imparerete a riconoscere tutti gli annunci e ad accorgervi dei ribassi dei prezzi.


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