Voglio usare questo cartone animato che mi tocca molto per spiegare una cosa, quindi guardalo prima di proseguire. Essere single non vuol dire necessariamente essere dei criceti in calore, dei cuoricini di ghiaccio, delle lumache che strisciano su questo mondo lasciando solo bave narcise.
Quella è una visione che appartiene più ai mariti che fanno sogni bagnati sulla vita da scapolo, ai vampiri sentimentali senza salvezza, a chi non ha niente di troppo interessante da desiderare, ai followers di Gianluca Vacchi. E ovviamente, a chi è appena tornato single e cerca di crearsi la mappa di una nuova vita basandosi su un modello che al suo apice vede una nottata hot con una milfetta da conoscere su Meetic.
Essere single spesso vuol dire semplicemente provarci, non accontentarsi, inseguire miraggi, farsi del male, farsi del bene, fino che non sentiremo di voler cambiare il nostro status (e non solo su Facebook) una volta per tutte.
Talvolta essere single vuol dire semplicemente avere ancora la voglia di cercare le Cascate Paradiso. Perché sappiamo di meritarle. Perché non siamo mai così stanchi da dimenticare chi siamo. Perché tutto l’amore ricevuto nella vita non ci chiude in un armadio pieno di naftalina ma invece ci spinge avanti, come un’ondata che ci travolge mentre siamo nelle fogne. Non per affogarci ma per lanciarci verso un’uscita.
Che, se abbiamo gran culo e fede e una buona cannuccia per respirare, sbucherà proprio su quelle cascate un giorno!
