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Quello che ti fa stare bene

Agosto 25, 2018

E dopo un periodo cupo che vi ha riservato articoli tristanzuoli e riflessioni spettrali (pardonnez moi), arriva il momento di ricominciare a respirare a pieni polmoni. Non sono né il primo né l’ultimo che si trova ad attraversare una zona ombrosa, l’importante è comprendere a che punto siamo e che ora è, prima che venga la notte. Ho tracciato qui i miei punti chiave da seguire per un felice ritorno alla vita.


Parola chiave: benessere

single benessereLa prima regola, cari amici single, appena diventati single, o in procinto di diventare single, deve essere inseguire il proprio (e possibilmente altrui) benessere. Qualunque amicizia, relazione, frequentazione che non regali un senso di benessere non è solo inutile quanto pericolosamente controproducente. Che poi ci piace essere testardi, è un altro paio di maniche, ma diciamo che si paga il biglietto per vedere un bel film sgranocchiando poppicorni, non un lungometraggio russo in ginocchio sui ceci, a prescindere da quanto accattivante sia la locandina.

Aspettare di essere pronti

single pronti per una relazioneLa seconda, è che nella vita occorre essere pronti. Se abbiamo problemi a pagare le bollette, inutile inseguire miraggi di relazioni sentimentali impegnative, perché entro breve non avremo la possibilità di poterle perseguire come si deve. E ancora, se non siamo del tutto usciti psicologicamente da situazioni disastrose, inutile rimettersi in pista anzitempo perché come dice Joe Barbieri “chiodo scaccia chiodo e così sia, ma quattro chiodi fanno la tua croce”, e quella altrui.

Il materasso

single materassoPoi bisogna lavorare ogni giorno dell’anno su stabilità, rete sociale, serenità interiore, e tutti quegli elementi sui quali poi innestare relazioni aggiuntive. Queste cosine sono il necessario materasso che attutisce il colpo, perché saltare dentro, o saltare via da una relazione senza materasso, vuol dire farsi male alla schiena. Per fare scelte libere e serene, dobbiamo essere liberi e sereni, poche ciance. Serenissimi probabilmente non lo saremo mai, ma evitiamo almeno di finire in quella cella imbottita in cima alla torre.

Corte dei Miracoli, no grazie

gollumIl magico mondo dei single visto dall’interno è molto più simile a Frozen che a Hobbitville. Troveremo fuori una gratificante fila di narcisisti/e, borderline, anaffettivi patologici disposti a simulare di tutto pur di trovare qualcuno che gli pulisca il gelido posteriore. Può essere anche sociologicamente interessante e formativo provare a passeggiare in questa Corte dei Miracoli, ma occorre avere delle doti non comuni per uscirne in piedi e non orizzontali.

Respect

respectA quest’età (grosso modo sto parlando a dei single over 40) tutti abbiamo ben chiari i nostri standard di rispetto. Quello che intendiamo dare agli altri e quello che vogliamo sia dato a noi. Se per le insolazioni della vita, pensiamo per un attimo di dover abbassare questi standard, vuol dire che stiamo sbagliando alla grandissima. Rimaniamo umani, e se gli altri non hanno ricevuto adeguata formazione in materia, deve rimanere un problema loro.

Grosso modo rispettando questi punti chiunque dovrebbe essere pronto ad affrontare il mondo, senza compiere troppe “deiezioni canine”. So benissimo che non è sempre facile tenere a mente questo ordine del giorno, ma in sintesi la regola è semplice: coltivare una vita economicamente e socialmente normale, non mettere da parte i propri standard qualitativi, ricordarsi che il malessere non è né vitale né bello e seguire giorno dopo giorno il nostro fiuto senza mettergli troppo i bastoni tra le ruote.

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