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Porta anche la signorina grande!

Agosto 21, 2017

Al giorno d’oggi trovare la terminologia giusta per descrivere le frequentazioni amorose diventa sempre più complicato, e l’ho capito l’altra sera.

libro vado a vivere da solo

Sono stato invitato al compleanno di un vecchio zio, ma avendo io come ospite la persona che frequento e che non abita nella mia città, l’invito telefonico è stato esteso ad un “porta anche la signorina grande”.

Una comica acrobazia linguistica degna di un consumato paroliere, ma di fatto mi sono calato nei panni dell’anziano zio e nella difficoltà di trovare un termine contemporaneo ma non ridicolo, leggero ma non sminuente, rispettoso ma non serioso. Voi come definite la persona che frequentate?

Compagna? Inappropriato per qualcuno che conosci da poco e non vive neanche nella tua stessa città.
Fidanzata? Ancora più desueto e comunque inadatto alle relazioni 2.0 dei tempi moderni.
Amica? A me non dispiace, ma le donne lo ritengono quasi oltraggioso, memori forse del diffuso “amichetta”, sicuramente dispregiativo.
Partner? Mio zio ha 72 anni, potrebbe usare questo termine solo per una compagna di tennis o di ballo.
Ragazza? Mi piace, ma essendo tutti e due over 40 potrebbe risultare buffo talvolta.
Morosa? Al nord lo usano indistintamente per definire qualunque liaison ancora non convolata a giuste nozze, ma qui non siamo al nord.
Signora? Ci può stare, ma anche no. E comunque ingombra e invecchia e mi fa pensare alla stola di visone.
Signorina? Nonostante l’aspetto giovanile delle donne moderne, non stiamo parlando di pulzelle quindicenni e neanche di zitelle ottuagenarie.

Ed ecco il colpo di genio: porta la signorina grande! Che non vuole risultare impegnativo ma neanche trattare da ragazzini, tiene conto della “seniority” ma in modo sbarazzino, insomma…è una cagata lo stesso ma almeno è divertente.

E mi ha fatto prestare attenzione alle difficoltà che oggigiorno abbiamo nel definire le relazioni ai tempi della cosiddetta società liquida, dove gerarchie e importanza sono più dettate dal sentimento che da status ufficiali e riconoscimenti pubblici. Teniamo anche conto del fattore età: che piaccia o no, ieri il cinquantenne era l’Howard Cunningham di Happy Days, oggi è qualcosa che tende verso Gianluca Vacchi.

Un solo problema però mi attanaglia: ma quindi anche io sono un signorino grande?????


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