Un giorno qualsiasi, fra la lista della spesa e la telefonata alla nonna, mi è stato comunicato che non facevo più parte di una coppia. E sul momento non l’ho mica ben capito questo concetto.
La legge delle amicizie di coppia
Per una legge di natura le amicizie di una coppia sono prevalentemente altre coppie. Nel mio caso le coppie con cui si facevano cenette-cinema-passeggiate si sono subito divise in due grandi categorie: quelle che, preso atto del cambio di status hanno immediatamente cessato gli inviti, e quelle che hanno continuato a frequentarmi portandomi con loro alle cenette-eccetera.
Non so se fosse più sconfortante il primo o secondo gruppo, d’altronde se io mi sentivo ancora “coppia” che problemi c’erano a cenare in tre a lume di candela come ai vecchi tempi? Manca uno, e vabbè, sarà alla toilette!
Prima o poi arriva l’amica single
Molti mesi dopo, quasi per caso, sono uscita invece con un’amica single impenitente: come è ovvio non era prevista nessuna delle attività da coppia ma una serata di chiacchiere al bancone del pub.
E su quel variopinto bancone si sono avvicendati, un venerdì dopo l’altro:
– il Foscoliano: “ciao, io faccio il macellaio ma in realtà sono un foscoliano, nella diatriba Foscolo-Manzoni io mi sono schierato dalla parte del Foscolo, d’altronde chi ancora oggi non lo fa! Inoltre vorrei sparare ad Andy Warhol perché ha ucciso l’arte!” “Ah, credevo che fosse già morto…”
– il Picchiatore: “ciao, cosa ne pensi della violenza sulle donne? Io penso che se a voi donne piacciono gli uomini non vi potete lamentare, è come andare a Rio col portafogli in tasca e lamentarsi che te lo rubano… Si, insomma, anche a me è successo con una mia ex ma suo padre mi diceva di dargliene di più” “…”
– l’Osservatore, che richiesto di quale lavoro facesse rispondeva “io per lavoro osservo le cose, ma per vivere faccio altro” “ah, e il lavoro non è quello che uno fa per vivere?” – silenzio.
Allora non sarà stata la prima di queste filosofiche serate, forse neanche la seconda, ma ad un certo punto mi è sopraggiunta una sfumata consapevolezza che la frase più sensata che avevo detto era stata “Un’altra sambuca. Tanto ghiaccio. Grazie” e che sotto sotto rimpiangevo gli odiati discorsi-fiume sul calcio.
Eccolo, era quello il momento.
Ero una donna single e la mia vita non sarebbe più stata quella di prima.